mercoledì 23 agosto 2017

QUINTILIANO IL CAVALLO CHE HA VOLUTO VIVERE

Gli animalisti in massa attaccano i senesi dicendo che sono irrispettosi nei confronti dei cavalli che hanno una cultura barbara e medioevale per via del palio di Siena che si corre due volte all'anno ma non si rendono conto che i cavalli infortunati, a differenza degli ippodromi che stanno (chissà come mai...) alla larga il più possibile, si tenta il tutto per tutto per guarirli (poi in certi casi purtroppo si sopprimono) nella clinica del Ceppo, l'unica clinica in tutto il mondo per la cura e la riabilitazione del cavallo, poi, a differenza dell'Ippica che tanto non l'attaccate non c'è giro di soldi ma sono i senesi stessi che c'è li mettono, i contradaioli, sì, proprio loro i contradaioli che tanto attaccate e augurate le peggio cose, il comune di Siena spende un sacco di soldi per mantenere i cavalli anziani che non possono più corre re in un pensionario a Radicondoli e lì i cavalli restano a vita natural durante mantenuti dal comune, a Siena non si mangia e non si macella carne equina e il cavallo dopo la sua morte gli si da degna sepoltura in terra sconsacrata e, se ha vinto dei palii gli si fa i monumenti e le tombe in oro. Un esempio? Quintiliano il cavallo che ha voluto vivere e che gli hanno ricostruiito tutto lo zoccolo. O anche Morosita Prima infortunata al Palio e ora e in Pensionario a Radicondoli libera a spese del Comune.

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