venerdì 30 maggio 2014

2 Giugno

FIERI DI ESSERE ITALIANI...

MA SOPRATTUTTO EUROPEI!!!!


Come disse Tsipras dopo il risultato del 4,1% alle europee "Il primo obiettivo della Sinistra Europea e combattere l'antieuropeismo" e questo l'obiettivo principale a cui noi di sinistra dobbiamo imporci perchè essere europei e fondamentale, l'Europa DEVE essere unita e non divisa, deve far fronte comune a moltissime problematiche come ad esempio l'immigrazione, l'antifascismo e l'omofobia (visto che in Europa come ad esempio in Polonia gli omosessuali sono perseguitati dal governo democristiano) oltre al razzismo. Combattere l'Austerity un altro grande obiettivo per cui la Sinistra Europea guidata da Tsipras deve fronteggiare, per un Europa di Popolo e non di Banche, per dare più poteri alle persone e non ai banchieri. Il 2 Giugno fieri sì di essere Italiani ma soprattutto di essere Europei, Uniti per un'Europa Forte.

martedì 27 maggio 2014

TSIPRAS SUPERA LO SBARRAMENTO!!!

Finalmente la Sinistra Europea si siederà nel parlamento europeo, la lista Tsipras ha superato lo sbarramento non solo in Europa ma anche in Italia con il 3,4%. Tsipras siederà nel parlamento europeo. Finalmente lo "spettro" del comunismo farà tremare l'Europa in meglio però, cercando in tutti i modi di contrastare le banche e si accenturà la lotta alla precarietà nel lavoro e a privilegiare sempre di più la scuola pubblica su quella privata e incentivando le università che sono le fonti del sapere.
FINALMENTE CI SIAMO RIUSCITI! 
L'IMPOSSIBILE DIVENTA POSSIBILE! 
FORZA TSIPRAS!!


http://www.youtube.com/watch?v=M_OjklYXm9E

sabato 24 maggio 2014

CONTRO L'ODIO CONTRO GLI ZINGARI

Dijana Pavlovic in corsa con l'Altra Europa con Tsipras parla dei diritti e doveri del popolo di etnia Rom e Sinti presente in Italia e in Europa, contro la xenofobia e il razzismo verso un popolo da secoli perseguitato.

http://www.youtube.com/watch?v=XcPapQmzoWw

lunedì 19 maggio 2014

ANTIPSICHIATRIA 39

Centri Diurni: Nuovi Manicomi

La presa in carico è sempre pensata nel lungo periodo,nonostante il rischio di instaurare una forma di assistenzialismo a tempo indeterminato, perché solo in questo modo riteniamo sia possibile rispondere ai bisogni dei pazienti in termini di supporto, di presenza e disponibilità del servizio e dell’operatore, limitando il rischio di ricadute e massimizzando l’efficacia e la generalizzazione dei risultati del trattamento.

 Chi ne è interessato il sito e questo:

http://www.errepiesse.it/Sommario_files/Pdf%206%20numero/Il%20Centro%20Diurno%20come%20fulcro%20dell%27attivit%C3%A0%20riabilitativa.pdf

AntiPsichiatri Siempre!!!

domenica 18 maggio 2014

ANTIPSICHIATRIA 38

Primissimo Obiettivo dell'Antipsichiatria cancellare l'etichettamento che ti viene impresso in Psichiatria

Ora più che mai bisogna combattere contro la Psichiatria che e un vero e proprio controllo sociale della società che cerca in tutti i modi di isolare gli elementi ""dannosi"" in strutture come comunità protette, centri di riabilitazione, centri diurni e istituti psichaitrici in generale. La lotta e ancora dura e ardua ma come Basaglia e soprattutto lo psicologo Giorgio Antonucci riuscì a far chiudere moltissimi ospedali psichiatrici adesso la lotta e soprattutto contro le comunità protette (veri lager da chiudere) e lo stigma sociale.

sabato 17 maggio 2014

ANTIPSICHIATRIA 37

Quando sono i genitori che mandano e internano i propri figli in Psichiatria

Sempre più genitori o per eliminare in famiglia la 'pecora nera' o per cause economiche o per il semplice fatto che il proprio figlio/a da ""in escandescenze"" o soltanto perchè il figlio (dopo una certa età) si ribella ai propri genitori la soluzione più semplice e sbrigativa e mandarlo o rinchiuderlo nei vari reparti psichiatrici degli ospedali o negli istituti e cliniche psichiatriche o in centri di riabilitazione psichiatrica o, la più diffusa, internare il proprio figlio in una comunità protetta (veri e propri lager psichiatrici dove l'unica libertà che si ha e fumare le sigarette) per isolarlo sempre più dalla società e dal mondo esterno: Per distruggerlo totalmente.

Nella storia ci sono stati molti casi in cui la madre o il padre hanno internato il proprio figlio o figlia in istituti psichiatrici o negli allora ospedali psichiatrici per molteplici motivi per lo più per ribellione del proprio figlio.
Un caso è Camille Claudel (Fere-en-Tardeonise, 8 Dicembre 1869 – Montfavet, 19 Ottobre 1943), scultrice di grande fama, nata da padre scultore a cui voleva molto bene e internata in manicomio in età giovane dalla madre dopo la morte del padre per dei litigi familiari (la figlia non andava daccordo con la madre). La madre non la andò mai più a trovare. Camille aveva un forte carattere.

sabato 10 maggio 2014

ANTIPSICHIATRIA 36

Manifestazione Antipsichiatra di Firenze del 2007 avvenuta durante la riunione degli psichiatri italiani. La manifestazione è stata organizzata dal CCDU, l'Organizzazione dei Diritti Umani calpestati dai poteri forti (soprattutto le Onlus) con Giorgio Antonucci, leader della manifestazione.

https://www.youtube.com/watch?v=heiAkGHCJZE

Per Liberarci dalla Psichiatria che è una forma di controllo sociale e dei più pericolosi.

lunedì 5 maggio 2014

ANTIPSICHIATRIA 35

Tratto da un post del blog Antipsichiatrico di Natale Adornetto dell'8 Aprile 2014 : Senza Futuro.
Leggere e riflettere

Sulle "Comunità" Protette Psichiatriche:

come può una persona riempita di psicofarmaci per decenni, strappata dal suo contesto di vita quotidiana e sbattuta in una delle vostre case-famiglia, che spesso hanno ben poco in comune con la presunta serenità della famiglia e moltissimo della crudeltà, della violenza e dell'abuso di potere, che sempre hanno caratterizzato le carceri e i manicomi; di vergognoso ci sono solo quegli psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, personale psichiatrico vario in genere, che permettono, e anzi quotidianamente si adoperano attivamente ed entusiasticamente perché le persone affidate alle loro cure continuino a stare male come stanno. Chi ha problemi di relazione con se stesso e con chi gli sta intorno, di tutto può aver bisogno tranne che di essere rinchiuso in un luogo isolato dal resto della società e della socialità, dove non si fa altro che ripetergli che la sua è una condizione di malato, di diverso negativo, di potenziale pericolo per la felicità e la tranquillità degli altri. Certo, ci possono essere situazioni in cui qualcuno avverte la necessità di abitare lontano dalla sua famiglia, ma la risposta a queste esigenze non può essere la detenzione psichiatrica, altrimenti si confonde LA CASA, che è un diritto di tutti e inalienabile, con la CASA DI CURA. L'ex Ministro fa notare subito che lo Stato nell'ultimo anno "ha speso mille miliardi solo per il rimborso dei farmaci"; gli farebbe più comodo che le "cure" psichiatriche fossero a carico del "malato" e della sua famiglia. A questo punto, Veronesi tenta letteralmente di indorare la pillola con espressioni toccanti: "Il malato mentale è privato del gusto e del sapore della vita, condannato a trascorrere anni e anni nella comunità senza partecipazione, senza autonomia, senza anima". Ma allora lo capisce anche lui il problema! Questa sua sensibilità verso la condizione reale del "malato mentale" ci ha piacevolmente sorpreso, peccato che venga DOPO aver parlato del disagio delle famiglie e del gravoso onere che le cure psico-farmacologiche comportano.

Centri Diurni:

...e dopo i T.S.O. e gli psicofarmaci ... eccoci alla successiva tappa del percorso psichiatrico: nel centro di terapia psichiatrica-riabilitativa capitano in queste strutture, dette intermedie (cioè a metà fra ospedali e ambulatori-casa) persone prevalentemente giovani, 18~35 anni. Dopo mesi di ospedalizzazione a volte coatta, arrivano ovviamente ben imbottite di neurolettici. Le diagnosi sono prevalentemente di: schizofrenia paranoide, psicosi maniaco depressiva, psicosi isterica, narcisismo, ebefrenia, psiconevrosi schizoide e più recentemente la nuova nata il borderline, altra sigla da appioppare tra le tante inventate dall'epoca della melancolia, che faceva tanto furore nel romantico secolo dell'invenzione dei manicomi. Le famiglie affidano così altri anni della vita dei loro figli (che in teoria sono già maggiorenni ma non pare possano disporre del diritto di sapere quali trattamenti saranno sottoposti, e questo vale anche per chi non è interdetto) alla "riabilitazione" in questi ospedali un po' ambulatori, molto stile sale d'attesa. Ovviamente si viene accettati solo se ci si adatta alle regole fra il monastico ( niente sesso per individui maschi e femmine in età giovane), il collegiale (orari e pasti uguali per tutti passati questi ultimi dalla A.S.L. con porzioni identiche sia che si pesi 45 Kg che 150 Kg, ma tanto le dosi sono quelle di una scuola materna ed a tenere belli cicciottelli ci pensa il farmaco); l'ospedaliero ( 3 letti per stanza, pochi effetti personali anche se ci si dovrà stare 5 anni; del resto pare che in questi posti si rubi molto e non sempre siano i pazienti …); il carcerario ( telefonate contate, visita della famiglia per chi ce l'ha solo il fine settimana); e il riformatoriale ( se ci si ribella o si litiga si resta in stanza a meditare sulla malefatta o si torna all'ospedale). Inizia il ricattuccio, i permessi a brevi passeggiate giornaliere con l'operatore sono concessi solo se il "giovane malato" accetta di apprendere e far sue le regole della struttura e così, a seconda del grado di docilità, e quindi dell'accresciuto consenso verso i metodi degli operatori e dei medici, il nostro "eroe" inizia il cammino verso la "guarigione". Le giornate passano ad apparecchiare sparecchiare e cucinare, per colazione pranzo e cena, a tenere puliti camere, bagni e corpi, e poi si viene controllati se si è stati obbedienti. Se lo si è stati ecco subito un " che bravo sta migliorando" ripetuto durante gli incontri del gruppo dei pazienti e in quello dei genitori ( genitori ultrasessantenni che seguono i miglioramenti dei loro bambini/burattini 30/40~enni). In psichiatria infatti magicamente la sindrome di "mangiafuoco" di cui i medici sono affetti, fa sì che i loro pazienti come Pinocchio tardino a venire considerati umani e adulti. Pinocchio vero, alla fine, ci riesce. I mentali A.S.L quasi mai. Per il resto della giornata arte-terapia, ginnastica, gruppi terapeutici, colloqui individuali. Nel gruppo si deve confessare tutto di fronte a tutti, anche gli innamoramenti che poi naturalmente vanno troncati immediatamente, pena l'espulsione e il passaggio verso altra struttura di uno dei malcapitati amanti. Per il resto del tempo tanta TV nei divanetti dei salottini, fumando le mille sigarette giornaliere nocive sì alla salute, ma necessarie a queste persone per placare lo stato di agitazione psicomotoria provocato dai farmaci. E' ovvio quindi che in questa situazione di tabagismo indotto ogni tanto qualcosa o qualcuno prenda fuoco. Questo effetto collaterale del bisogno di fumare presente in chi è stato sotto trattamento farmacologico non è riportato nei foglietti illustrativi dei farmaci ;e così molti credono che quello del tanto fumare in persone con lunghe storie psichiatriche alle spalle, sia solo vizio e debolezza, al danno la beffa. Dopo la giornata tediosa passata nella struttura che ti protegge dal mondo esterno, ma è ovvio che è il mondo esterno che vuole essere protetto da te, tutti a nanna alle 10 e zitti. E così si continua a "migliorare tanto ", cioè si finisce per accettare sempre più il ruolo di invalido mentale che la società ti ha assegnato. Se le cose non vanno in quel modo c'è il ritorno ripetuto più volte all'ospedale. Ai più bravi e fortunati si offrirà un inserimento socio-terapeutico-lavorativo di 1 anno a 5000 £ l'ora x 20 ore settimanali al max, in qualificanti lavori proposti, in genere addetto alle pulizie, e devi anche ringraziare. Dopo 1 anno, quando finisce, vai in crisi, se non ci sei già andato, perché non sai quello che farai, tentando di farti una vita indipendente con un così lauto guadagno. Se sei proprio fortunato ti prenderà una cooperativa sociale per disabili: "la miracolosa guarigione è avvenuta", anche se dosi di farmaco, dette di mantenimento , verranno prescritte x almeno 5~10 anni o per sempre, "non si sa mai dovesse ricadere" (per una giovane donna questo vuol dire non poter mai diventare mamma). Con questa spada di Damocle il più fortunato è sistemato. Chi non fa questo percorso di umiliazione-redenzione finisce di continuo all'ospedale e poi negli appartamenti "protetti" delle case-famiglia, dove insieme ad altri "casi gravi", 3 o 4, seguiti da medici operatori si macinano gli anni in attesa del 50-esimo compleanno; data in cui entri o nell'istituto per malati cronici non autosufficienti (l'ospizio, in pratica), se sei diventato docile, altrimenti nei sottoportici delle varie stazioni ferroviarie a far questua, se non sei docile e anche perché i genitori nel frattempo sono morti. Per il parentado rimasto il vero morto sei considerato tu, il pazzo di famiglia, tranne che se ti fanno assegnare un tutore o se un giudice ti dichiara incapace di intendere e volere per poter gestire la tua misera pensione di matto. Infine morirai e di te diranno "poverino, era meglio se fosse morto appena nato con quel che ci ha fatto patire". Addio matto, la vista della tua persona obesa, tremante e intontita di psicofarmaci non disturberà più le brave persone che passano per la via. Ancora una volta la società sarà riuscita ad annullare un essere umano da lei stessa avviato alla rovina. E tutti vissero infelici e scontenti.
Violetta
E spessissime volte le Famiglie dei ""malati"" ne approfittano della Psichiatria:

non si devono dimenticare gli innumerevoli casi di famiglie che SFRUTTANO il familiare "malato", facendolo dichiarare "incapace di intendere e di volere" per riscuotere la pensione di invalidità, del tutto incuranti dell'emarginazione totale e multi-sfaccettata che da un atto simile deriva per la vittima psichiatrica.

E questo e tutt'altro ancora nel blog di Natale Adornetto:

Psicologo Antipsichiatra attaccato dalle varie Associazioni Onlus Psichiatriche 

sabato 3 maggio 2014

PRIMO MAGGIO

FESTA DI TUTTI I LAVORATORI

E invece i centri commericali sono aperti 12 ore DODICI DODICI DO-DI-CI. Come un insulto a chi lavora in tali strutture che sono trattati ai livelli degli schiavi (SOLO IN ITALIA E COSI'!!!! NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI I CENTRI COMMERCIALI SONO APERTI SOLO 8 ORE!!!!). Questa è una delle tante forme di ingiustizia presenti in Italia. C'è poi il precariato soprattutto in questo momento di crisi nera per il mondo occidentale (CRISI PAGATA PER LO PIU' DAI LAVORATORI E DAI CITTADINI DI CLASSE MEDIO-BASSA E NON DAI PADRONI PARASSITARI E NULLITA' UMANE) che costringe anche le ditte medio/grandi a fare contrattini di due o tre mesi a giovani che DEVONO AVERE CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO PER AVERE COSI' UN FUTURO SICURO E NON PRECARIO.

A TUTTI COLORO CHE SONO PRECARI SUL LAVORO, A TUTTI COLORO CHE SONO COSTRETTI A TURNI MASSACRANTI NELLE FABBRICHE E NEI VARI CENTRI COMMERCIALI PER GUADAGNARSI DA VIVERE, QUESTO GIORNO E PER VOI!