domenica 27 gennaio 2008
giovedì 24 gennaio 2008
"Lo svolgersi di questa cerimonia nonostante il momento di acuta crisi e incertezza politica che il Paese sta vivendo, vale a sottolineare la distinzione e autonomia del tema costituzionale dalle alterne vicende dei partiti, delle maggioranze e dei governi. E mi si lasci aggiungere che conoscendo i motivi di inquietudine e di sfiducia che serpeggiano tra i cittadini, è confortante poter guardare tutti, senza spirito di parte, a un grande quadro di riferimento unitario come quello che l’Italia si diede con la Costituzione del 1948.
La data del 1 gennaio 1948 ha segnato la nascita di qualcosa che è ancora vivo, una tavola di principi e valori di diritti e di doveri che costituisce la base del nostro stare insieme."
Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica in aula di Montecitorio ieri ha detto queste frasi per rendere omaggio e soprattutto grandissimo onore a questa data in cui l'Italia scrisse la sua prima Costituzione Repubblicana con i suoi 139 articoli, suddivisi in 4 sezioni:
1. principi fondamentali (art. 1-12);
2. parte prima, diritti e doveri dei cittadini (art. 13-54);
3. parte seconda, concernente l'ordinamento della Repubblica (art 55-139);
4. 18 disposizioni transitorie e finali, riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi.
Questa per l'Italia è stata una data storica, per la prima volta l'Italia ha una Costituzione sua, una Costituzione che rende alto il valore della Repubblica Italiana e della Democrazia.
Il bellissimo discorso di Napolitano che io stimo e ammiro tantissimo lo trovo molto significativo.
Dopo il suo discorso in aula sono volati applausi dai deputati del centrosinistra e anche da quelli del centrodestra(i deputati della Lega Nord di Bossi, quelli di LaDestra di Storace e anche altri di centrodestra hanno applaudito? Boh?) comunque quello di Napolitano è stato veramente un bellissimo discorso in un occasione veramente importante come la nascita della Costituzione Italiana.
La sfortuna nera(ma che più nera non si può!!!!!) e che il governo sia caduto(una dura sconfitta politica) e la fiducia non sia passata(accidenti a te Turigliatto che tu dal partito venga cacciato e accidenti soprattutto a Voi deputati dell'Udeur e a te Mastella) per colpa dei 'soliti' e Prodi sia costretto a cedere il posto, adesso sarà il presidente della repubblica ha decidere chi far andare al governo sperando che non torni su Berlusconi che, di certo, non saprebbe come governare.
giovedì 17 gennaio 2008
lunedì 14 gennaio 2008
domenica 6 gennaio 2008
venerdì 4 gennaio 2008

Ieri mattina alle ore 8.45 all'ospedale Mauriziano di Torino e morta la sesta vittima che lavorava come operaio metalmeccanico nella fabbrica tedesca Tyssencrup(acciai speciali).
L'operaio aveva ustioni di terzo grado su tutto il corpo causate dall'incendio ad un manicotto, che prendendo fuoco ha ferito cinque operai in modo grave(moriranno in seguito con ustioni gravissime su tutto il corpo, l'ultimo ieri), uno e morto nell'incendio mentre un altro ha ustioni non molto gravi sul viso ed è fuori pericolo.
La morte ieri mattina del sesto operaio vittima dell'incendio divampato in fabbrica e il primo caso di morte bianca del nuovo anno, nel 2007 le cifre erano allarmanti e intollerabili di morti, feriti e invalidi soprattutto in posti come fabbriche, officine e cantieri(1141 vittime, la maggior parte lavorava a contatto con l'amianto).
Vittime sono i lavoratori che lavorano per mantenere loro e la loro famiglia quasi sempre prendendo uno stipendio di 1000 euro al mese.
E vergognoso che per lavoro muoiano così tante persone, queste morti causate per lo più da mancati dispositivi di sicurezza che spesso sono la causa di incidenti a volte anche gravi.
Sono gli imprenditori e i datori di lavoro che devono preoccuparsi per primi di questo gravissimo problema che attanaglia ormai tutta Italia, queste morti sono un cancro per il Nostro paese e colpisono molte volte i poveri operai che muoiono per dar da mangiare alla propria famiglia.
Non solo le istituzioni devono cercare di rimediare a questo gravissimo problema ma anche chi è a capo di fabbriche e officine deve spendere più soldi nella sicurezza dei LORO posti di lavoro e tutelare di più il benessere dei propri lavoratori che lavorano per loro.
Al funerale della vittima, alcuni operai della Thyssencrup, che resterà chiusa, hanno buttato a terra la ghirlanda di fiori che ha lasciato l'azienda mentre il sindacalista della FIOM Ciro Argentino ha strappato il nastro che teneva i fiori e si è lasciato andare, in quel giorno di dolore che attanagliava tutta la cerimonia funebre(hanno partecipato anche alte cariche del governo oltre al sindaco) un urlo di rabbia contro coloro che hanno permesso tutto questo:"Avete le mani sporche di sangue".