RITORNO AL VENTENNIO?

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ex picchiatore, ex incitatore di folle nere, con un passato abbastanza buio alle spalle ha dedicato una via al grandissimo fascista, kapò dei picchiatori neri nel '68 e oltre e grandissimo difensore del razzismo italiano al tempo del ventennio Giorgio Almirante.
Ecco cosa citava Almirante nel 1938 e nel 1942 quando in Italia furono varate le leggi razziali contro gli ebrei e i meticci:
il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera (Giorgio Almirante, 1938):
Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorte Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo(Giorgio Almirante, 1942)
O peggio:
Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza - scriveva Giorgio Almirante -. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti - dice Giorgio Almirante -, finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue.
Davvero delle parole ricche di tolleranza e fratellanza tra i popoli.
Dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista di propaganda fascista e razzista "La Difesa della Razza" come segretario di redazione
Durante la resistenza in Italia si unì ai soldati della Repubblica di Salò contro i partigiani e gli Alleati, dette anche ordini di far fucilare dai fascisti di Salò anche diversi partigiani.
Durante il '68 e gli anni '70, definiti gli anni di piombo, fu un acceso manifestante nelle ali dei giovani del Movimento Sociale Italiano, movimento di stampo fascista, fu fotografato anche con alcuni ragazzotti con mazze e spranghe tutto sorridente.
Fini, ex delfino di Almirante che fu suo braccio destro, nel vero senso della parola, durante la militanza nell'MSI ha detto di lui che salvò l'Italia dalla guerra civile e fu un grandissimo pacificatore come lo ha definito anche Luciano Violante, e già, un grande pacificatore si fa vedere in piazza con ragazzotti con in mano spranghe e mazze, davvero un esempio di pacificatore.
Si racconta poi che Giorgio Almirante fu uno dei mandanti delle tantissime aggressioni dei giovinastri dell'allora MSI in quegli anni.
Il 27 Maggio Alla Sapienza un gruppetto di cinque giovinastri di Forza Nuova(spesso le loro violenze sono giustificate dal Loro leader Roberto Fiore) hanno aggredito fuori l'università di Roma la Sapienza una ventina di ragazzi antifascisti con spranghe e coltelli, i cinque ragazzi sono gravemente feriti e hanno ferite da armi da taglio, la causa(ridicola e ingiustificata) e quella che i giovani antifascisti stavano strappando dei manifesti di Forza Nuova su un convegno sulle foibe.
E SOLO PER QUESTO INSULSO MOTIVO BISOGNA PICCHIARE, SPRANGARE, AGGREDIRE CON SPRANGHE E COLTELLI DELLE PERSONE, si vede che questi giovinastri(mi sto riferendo a quelli di Forza Nuova) non hanno imparato che cosa sia davvero il rispetto verso gli altri, il vivere civile e mi riporta alla mente altre vigliacche aggressioni, spessissimo contro omosessuali, extracomunitari, negri, zingari, rom, disabili, giovani e persone di sinistra come e accaduto nel Febbraio del 2007 quando quattro teppisti di Forza Nuova hanno aggredito e picchiato due giovani appartenenti alla Sinistra Giovanile portandoli all'ospedale solo perchè attaccavano dei manifesti contro una manifestazione fissata dai giovani di Forza Nuova e anche moltissime altre aggressioni vigliacche(per lo più in branco, in gruppo, tanti contro pochi la maggior parte delle volte contro due o tre persone) che in passato si sono verificate e sono state tenute, la maggior parte di queste violenze, nel più assoluto silenzio dall'opinione pubblica nazionale.
Intanto il Presidente della Camera Gianfranco Fini sembra non abbia scordato quasi nulla il suo antico(e nero) passato tanto da non far placare le urla dei deputati del centrodestra alla Camera dei Deputati contro il deputato Di Pietro leader dell'Italia dei Valori, un classico da ventennio.
Per quanto riguarda la via dedicata al fascista difensore del razzismo Giorgio Almirante beh, Ci manca solo una via a Benito Mussolini e siamo a posto visto che al senato ci sono grandissimi fascisti mussoliniani come Alessandra Mussolini e Dell'Utri e il Ciarra,grande fascista duro e puro.
Adesso manca solo che abroghino la legge Scelba sull'apologia di fascismo e come governo siamo a posto, sarà un grande passo indietro, ma indietro di sesant'anni.