sabato 7 luglio 2007

RICORDIAMOCI DI WELBY


RICORDIAMOCIDI DEI SUOI FUNERALI CHE LA CHIESA NON HA VOLUTO FARGLI.


RICORDIAMOCI DI UN UOMO CHE HA FATTO UNA SCELTA


ANCHE SE TRISTE MA PUR SEMPRE UNA SCELTA


RICORDIAMOCI CHE A DITTATORI COME PINOCHET IN CILE,

LA FAMIGLIA PERON CHE REGNO' PER ANNI IN ARGENTINA,

A MOLTI DITTATORI,

E A MAFIOSI,

: HANNO FATTO GRANDI FUNERALI :

A WELBY NONOSTANTE ABBIA FATTO UNA BRUTTA

E TRISTE SCELTA

: IL FUNERALE NON GLIELO HANNO FATTO :

: SICH :

6 commenti:

  1. Scelta coerente da parte della Chiesa!
    Avesse concesso i funerali a welby, a questo punto tu, da bravo compagno, staresti criticando la sua incoerenza... smettila, va!
    Puoi fare di meglio!

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  2. E già, proprio una scelta coerente della chiesa, da bravo compagno dico che agli assassini, ai tiranni, ai mafiosi e tante altre 'brave persone' gli fanno i funerali, alcune volte anche fastosi mentre a lui lo hanno trattato proprio da verme.
    Se avessero concesso i funerali a Welby? Nel mio post non ho detto niente di ciò, quel 'sich' finale e riferito alla tristezza e compassione per la vicenda di quest'uomo.
    E il fatto che la chiesa tratti bene i criminali e sanguinari e male le persone come Welby.



    Ai tiranni, ai mafiosi la chiesa i funerali glieli hanno fatti e sfarzosi anche(che tristezza e ribrezzo) e a Welby che ha fatto una scelta, e lui ne era consapevole questo non e avvenuto, E QUESTA SAREBBE UNA SCELTA COERENTE DA PARTE DELLA CHIESA!

    PS: Puoi anche fare a meno degli insulti.

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  3. Non so cosa tu intenda per insulti, ma mi sembra che qui l'unico che ne muove sei tu!
    Lo fai nei confronti della Chiesa che ti ha fatto crescere e a cui stai dando le spalle in gran segreto con questo blog in cui riporti piattamente cose sentite qua e la, senza un minimo di critica... perchè lo fai?

    Per quanto riguarda i funerali ai mafiosi e a tutti quei farabutti che ti fanno tristezza e ribrezzo: non posso credere che tu abbia dimenticato che il nostro è un Padre misericordioso e che basta chiedere scusa attraverso la confessione per ricevere il perdono del più atroce dei delitti! questo basta per avere un funerale. Sfarzoso o meno, questo lo decideranno i parenti.

    Non può ricevere funerali una persona che si suicida, non è pentita di quello che fa. La lucidità di welby nel volersi uccidere (già, era lucido ma qualcuno lo considerava morto... vattelo a spiegare) basta affinchè la Chiesa debba negare i funerali. Stai tranquillo comunque: il Padre lo avrà già accolto nella sua infinita misericordia!

    Il dramma di welby è un altro e lo sai bene. Forse te la prendi con la Chiesa perchè non puoi essere d'accordo con i tuoi compagni sull'eutanasia che gli è stata inflitta e che stanno cercando di legalizzare...
    Leggi cosa ha scritto un medico di "medicina e persona" prima e dopo la sua uccisione.



    La vera tragedia di Welby sta nello sguardo di morte, senza speranza che i suoi amici hanno su di lui. Infatti, mentre la malattia, la sofferenza, il dolore fisico e psichico, affettivo, sono sempre in agguato per ciascuno di noi durante le tappe della vita – cioè sono inevitabili -, c’è la possibilità per ogni uomo di vivere senza disperazione la propria condizione. Questa possibilità è dentro un rapporto di amicizia, c’è bisogno di rapporti di amicizia. Ma chi è l’amico vero? Forse la persona che ti dà sempre ragione? Chi accondiscende a "farti fuori" appena sei in crisi oppure chi, comprendendo il tuo desiderio di stare bene (perchè è questo che desidera Welby con la sua domanda di porre fine alla fatica di vivere nelle sue condizioni) si fa carico delle tue angosce, e ti ricorda tutti i giorni che la tua vita ha comunque un senso, che la tua sofferenza non è inutile? E’ amico chi permane in un rapporto con l’altro a qualunque condizione; l’amore per l’altro che soffre muove a cercare soluzioni appropriate, proporzionate per accompagnare, consolare, senza pretendere. Ma se questa amicizia non è più l’esperienza quotidiana, quando uno sta bene, come è possibile che oggi sia presente nelle situazioni di dolore e di malattia? La nostra società "tecnologica", la società del benessere, sta riuscendo a far credere a tutti (e in primis a coloro che si definiscono i "liberi pensatori") che la libertà dell’uomo consista nel disfarsi della domanda di senso presente e ormai dilagante nel nostro contesto sociale. Perchè Welby, insistentemente, ai suoi amici, innanzitutto, ma anche a noi, sta chiedendo il senso, il significato della sua condizione. In mancanza di un senso la vita non è più accettabile, diviene vita solo a precise condizioni, stabilite dall’uomo stesso e corrispondenti al suo progetto. Se alla sua mancanza di senso si aggiunge quella degli amici, il passo è breve. Due solitudini non possono sorreggersi. Un non senso non si regge di fronte a un altro non senso. Questa è l’unica differenza che possiamo oggettivamente scorgere tra Welby e chi, malato come lui, sta continuando la lotta della vita con serenità, aiutato dagli amici che continuamente sostengono insieme quello che resta della speranza di una vita, in quella particolarissima e difficile condizione. Queste persone, malate come Welby, ci insegnano (a noi, a Welby e ai suoi amici) che invece la vita umana questo senso ce l’ha per davvero. L’altro che soffre ci insegna chi siamo noi, ci insegna che la vita è più grande e terribilmente più imprevedibile delle nostre attese e dei nostri progetti. E’ forse questo che gli amici di Welby vogliono censurare, aiutandolo a farsi fuori. Forse inconsapevolmente, Welby rappresenta per loro il segno di un mistero che non è nelle loro mani, maledettamente diverso, così diverso e fuori dalla portata della loro invocata e ormai palesemente falsa "autonomia". L’augurio per Welby è che possa incontrare davvero una presenza costitutiva, che lo aiuti a vivere, non a morire e per questo continuare a vivere, non a morire. Lui ha bisogno di questo: poter sperimentare proprio nel momento della massima fragilità della sua vita la tenerezza profonda di chi vuole resistere da uomo davanti a lui, con la sua persona, così come è, e aiutarlo a vivere.

    Editoriale a cura di C.Isimbaldi 1.12.06




    e ancora:


    E' ancora Natale.

    "La persona umana non è soltanto ragione e intelligenza. Porta dentro di sè, iscritto nel più profondo del suo essere, il bisogno di amore, di essere amata e di amare a sua volta..." (Dal discorso di Benedetto XVI a Verona)

    La frase di Benedetto XVI è vera per tutti, credenti e non. Attuale e chiarificatrice circa la vicenda di Piergiorgio Welby, come nessun quotidiano nè dichiarazione di intellettuali o uomini illustri, impegnati e non, hanno saputo essere in tutti questi giorni.

    Attuale perchè se una cosa è vera lo è per sempre, in ogni istante, in qualsiasi situazione. Chiarificatrice perchè, leggendola, tutto il groviglio di sentimento, di domanda, di confusione, che costituisce il nostro cuore trova significato quindi pace, conforto.

    Il conforto che avremmo voluto, che abbiamo chiesto anche nella preghiera, per Welby. Di questa pace aveva bisogno anche lui, come uomo, di questo abbraccio di bene infinito che ognuno di noi prova, se ha amici veri.

    Il vero crimine era già stato commesso su di lui ancora in vita: Welby era già morto agli occhi dei suoi amici, usato come bandiera. Ucciso per una causa ideologica. E per ora non ci sono indagati. E' ormai l'inizio verso la legalizzazione della eutanasia, non si può essere ingenui. In televisione si ode: "Non di eutanasia si tratta ma di sospensione di una terapia". Falsificazione del linguaggio e menzogna circa gli atti compiuti fino a questo punto. E' invece eutanasia attiva, cioè omicidio di consenziente (art.579 codice penale), vietata anche nella nuova edizione del Codice deontologico all'art.17.

    E noi?

    Proprio ricordando Welby, per il bene che gli avremmo dimostrato solo se avessimo potuto incontrarlo, vogliamo continuare a costruire con gli uomini del nostro tempo fatti, avvenimenti culturali, eventi che ci appassionino alla vita, quella vera, quella del "respiro a pieni polmoni".

    Fatti così in questi ultimi tempi, per noi, ce ne sono stati tanti.

    Buon Natale a tutti.

    Editoriale a cura di C.Isimbaldi. 22.12.06


    Te lo ripeto, puoi fare di meglio!

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  4. 1 Sul fatto dell'eutanasia c'è molto da dire.. non e un argomento che si può commentare di bene in meglio. E un argomento molto delicato.

    2 Come fai a dire che io insulto la chiesa solo perchè critico qualcosa di essa, secondo te questo vuol dire insultare?! Io non la insulto, la critico.
    Criticare e un pochino diverso dall'insultare..

    3 Il padre misericordioso lo avra gia accolto sicuramente come di certo avrà fatto anche con quei criminali e assassini, ma il fatto e che la Chiesa ha loro ha fatto i funerali, a volte anche grandi e sfarzosi, io condanno questo.
    Welby ha fatto una scelta, anche se triste ma una scelta (il centrodestra lo ha trattato non molto bene sui suoi giornali come la chiesa nei suoi confronti).
    Ricordo che i funerali li fanno a tantissime persone, siano essi peccatori o no, credenti o miscredenti, praticanti o non ma a lui stranamente no.
    Il fatto come detto prima e che la chiesa a 'loro' li tratta con sfarzo mentre a lui lo ha proprio emarginato, se per te questo e giusto.

    4 Sul fatto della sua decisione: Se Welby ha deciso di abbandonare la vita, e triste dirlo, ma la motivazione c'era, non riusciva più a vivere a causa delle sue continue sofferenze fisiche(e psichiche) cui era costretto e che lo hanno portato a questa grave e drammatica decisione, anche in questo bisognerebbe riflettere.
    Ci sono delle persone che a causa delle loro condizioni fisiche o psichiche(come Welby) decidono di abbandonare la vita, e in questo non bisogna riflettere?!
    Sì, hai ragione sul fatto che le persone come Welby non devono essere emarginate e bisogna fare di tutto per sostenerle fino in fondo per non farle cadere nel dolore e nello sconforto. Le persone come Welby non bisogna farle rimanere sole e bisogna fare di tutto per sostenerle standogli vicino e aiutarle il più possibile,non bisogna emarginarle. Su questi punti ti do pienamente ragione.

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  5. Perchè Welby era cristiano? Ha chiesto un funerale?

    Ma come... si parla tanto di laicizzione e ora si vuol far fare un funerale religioso per forza?

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  6. Io non ho parlato di questo.
    Io ho detto che hai dittatori, come quelli citati e ai mafiosi i funerali gli hanno fatti, a volte anche fastosi.
    A lui invece la chiesa non gliela fatti, e il caso di rifletterci un pochino, i funerali li fanno a molte persone, siano esse credenti e miscredenti, praticanti e non ecc. ma a lui, che ha fatto una scelta, anche se triste, ma pur sempre una scelta invece no, e giusto questo? Trattare bene certe persone e male le persone come Welby.
    Welby era cristiano e lo si capiva ma questo a me non mi interessa più di tanto, lui può essere di qualsiasi religione, ateo o laico, ma la Chiesa a lui i funerali non gliela fatti, per te e giusto questo?
    L'Italia e un paese LAICO e LIBERO e quindi ognuno deve essere libero di credere o non credere in qualcosa senza essere imposto da altri, ognuno e libero di essere laico o ateo, questa per me e vera Libertà.

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