venerdì 26 ottobre 2007

NOTIZIE DAGLI ESTERI


"Mentre stava entrando nell'aula della commissione Esteri alla Camera per un'audizione sulla politica mediorientale, il segretario di Stato americano si è trovata di fronte una donna che, riuscita a sfuggire i controlli, le ha agitato di fronte le mani imbrattate di pittura color sangue gridandole "criminale di guerra" ."
Questo e il video in cui l'attivista pacifista ha mostrato davanti alla Rice le mani sporche di vernice rossa per ricordargli tutte le vittime innocenti che ha causato grazie alla guerra in Iraq: http://www.youtube.com/watch?v=NSgXWAfH9ec
Questo coraggioso gesto di questa coraggiosissima pacifista dovrebbe farla molto riflettere sulla sua politica estera.

Il presidente George Bush nel frattempo attacca di nuovo con i suoi discorsi:
'Quando finirà il regime a Cuba tutto verrà a galla e chiunque difese Cuba in tutti questi anni arrossirà dalla vergogna comprese le democrazie occidentali che hanno taciuto.', non per giustificare il regime cubano ma Voglio ricordare Guantanamo, le torture fisiche e psicologiche ai detenuti del carcere militare iracheno di Abu Ghraib, a tutti quei condannati a morte negli USA, che hanno ancora in vigore la pena di morte, Voglio ricordare tutti quei crimini che nella storia questa nazione si è macchiata(vedi golpe in Cile e guerra in Vietnam, rimasti dei classici) oltre ai 'regimi amici' che per anni hanno finanziato.
Questo non dovrebbe fare arrossire dalla vergogna ma dovrebbe far riflettere.. E non poco.

venerdì 19 ottobre 2007

STAGIONI
Quanto tempo è passato
da quel giorno d'autunno
di un ottobre avanzato,
con il cielo già bruno,
fra sessioni di esami,
giorni persi in pigrizia,
giovanili ciarpami, arrivò la notizia...
Ci prese come un pugno,
ci gelò di sconforto,
sapere a brutto grugno
che Guevara era morto:
in quel giorno d'ottobre,
in terra boliviana era tradito e perso
Ernesto "Che" Guevara...
Si offuscarono i libri,
si rabbuiò la stanza,
perché con lui era morta
una nostra speranza:
erano gli anni fatati
di miti cantati
e di contestazioni,
erano i giorni passati
a discutere e a tessere
le belle illusioni...
"Che" Guevara era morto,
ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero
nel mondo rimaneva...
"Che" Guevara era morto,
ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero
nel mondo rimaneva...
Passarono stagioni,
ma continuammo ancora
a mangiare illusioni
e verità a ogni ora,
anni di ogni scoperta,
anni senza rimpianti:
" Forza Compagni, all'erta, si deve andare avanti! "
E avanti andammo sempre con le nostre bandiere
e intonandole tutte
quelle nostre chimere...
In un giorno d'ottobre,
in terra boliviana,
con cento colpi è morto
Ernesto "Che" Guevara...
Il terzo mondo piange,
ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto,
mai più ritornerà,
ma qualcosa cambiava,
finirono i giorni
di quelle emozioni
e rialzaron la testa
i nemici di sempre contro le ribellioni...
"Che" Guevara era morto
e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva,
che qualcosa finiva...
"Che" Guevara era morto
e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva,
che qualcosa finiva...
E qualcosa negli anni
terminò per davvero
cozzando contro gli inganni
del vivere giornaliero:
i Compagni di un giorno
o partiti
o venduti,
sembra si giri attorno
a pochi sopravvissuti...
Proprio per questo ora
io vorrei ascoltare
una voce che ancora incominci a cantare:
In un giorno d'ottobre,
in terra boliviana,
con cento colpi è morto
Ernesto "Che" Guevara...
Il terzo mondo piange,
ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto,
forse non tornerà,
ma voi reazionari tremate,
non sono finite le rivoluzioni
e voi, a decine, che usate
parole diverse,
le stesse prigioni,
da qualche parte un giorno,
dove non si saprà,
dove non l'aspettate,
il "Che" ritornerà,
da qualche parte un giorno,
dove non si saprà,
dove non l'aspettate,
il "Che" ritornerà !
Questa bellissima canzone, del Grande cantautore e poeta bolognese Francesco Guccini e un elogio al comandante rivoluzionario Ernesto 'Che' Quevara ucciso da un colonnello in Bolivia(dove stava combattendo a fianco dei guerriglieri) dopo la sua cattura il 9 Ottobre del 1967, questo che per me rimarrà un grande eroe contemporaneo non verrà mai dimenticato, le sue idee rimarranno indelebili nella storia.
Stagioni è una delle migliori canzoni poetiche che ha scritto.
Francesco Guccini poi rimarrà sempre un grande cantautore e poeta, le sue tantissime canzoni sono a dir poco stupende, SONO FANTASSTICHE!!
Francesco Guccini sa molto bene mettere le sue poesie in musica e questo che fa di lui un grande artista.

lunedì 15 ottobre 2007

LA MARCIA SU ROMA

.Tra croci celtiche e saluti romani.


Si e conclusa il 13 Ottobre la grande manifestazione di Alleanza Nazionale a Roma, gli invitati erano un sacco da Ignazio LaRussa a Gianni Alemanno, e infine la sorpresa: Alessandra Mussolini con i suoi militanti del 'movimento sociale' che intonavano 'Duce, Duce'.

Tra gli slogan anche 'Boia chi molla' e un inno alla X MAS 'Per la X Mas Audere Semper' (ma mica avevano rinnegato il loro buoi passato? Sembra di no), e poi bandiere nere, bandiere sventolanti croce celtica, bandieroni italiani con il simbolo in mezzo dell'M.S.I. e qualche saluto romano oltre naturalmente alle tante bandiere italiane e di partito.
Dalla tribuna il leader di AN Gianfranco Fini urla alla folla "Torneremo al governo!"

Nella manifestazione c'erano anche altri partiti di centrodestra, qualche leghista che sfoggiava il bandierone con il sole delle alpi e infine a chiudere la fila della manifestazione i pochi militanti del circolo delle libertà di Michela Vittoria Brambilla che non voleva perdersi la voglia di essere presente alla manifestazione anti-Prodi.

I manifesti erano per lo più contro il presidente del consiglio che giustamente ha detto che la manifestazione indetta da AN era una manifestazione per lo più carica di insulti contro di lui oltre alle tante bellissime bandiere e alle tante frasi dolci e soavi da ventennio.
Intanto Storace, leader del suo nuovo partitino di LaDestra non gli bastava insultare in modo razziale la senatrice Rita Levi Montalcini(http://news.kataweb.it/item/364199/napolitano-indegno-intimidire-la-professoressa-rita-levi-montalcini) se l'è presa pure con il presidente della repubblica dicendo: " Giorgio Napolitano non ha alcun titolo per distribuire patenti etiche. Per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione familiare, per evidente faziosità istituzionale. E' indegno di una carica usurpata a maggioranza " che aveva preso le difese della senatrice premio nobel "Indegno intimidire la professoressa Rita Levi Montalcini".
Storace, ex presidente della regione Lazio ha pure il coraggio di non pentirsi per le frasi dette.
Non si può dire certe cose contro una grandissima senatrice e professoressa come la Montalcini e un presidente come Napolitano.

lunedì 8 ottobre 2007

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO
“Una volta i confini della patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati”.
“Un Paese non può vivere al di sopra dei propri mezzi. Un Paese non può scaricare sui suoi cittadini i problemi causati da decine di migliaia di Rom della Romania che arrivano in Italia"
E ancora: "I rom sono una bomba che dev'essere disinnescata".
Parole degne di Borghezio e Calderoli, asprissime le critiche dal centrosinistra.
Anche molti suoi 'seguaci' gli hanno voltato le spalle dopo aver letto sul suo blog le frasi da lui citate contro i Rom.
Dopo il gran successo ottenuto dal V-Day, dopo quelle frasi per Grillo cominciano i guai, moltissime sul suo blog le critiche alle sue frasi, solo pochi lo difendono.
Beppe Grillo si ricordi che NON TUTTI i Rom stuprano e rubano, ci sono anche quei Rom che lavorano e studiano cercando di adattarsi e di integrarsi in Italia.

mercoledì 3 ottobre 2007

.BERLUSCONI-BOSSI.
.CHE COPPIA.


Berlusconi, leader di Forza Italia ed ex presidente del consiglio per festeggiare i suoi 71 anni ha festeggiato con Umberto Bossi leader della Lega Nord e i leghisti nel 'LORO' parlamento(chiamato 'Parlamento del Nord') a Vicenza.
La festa, tutta verde con tanto di bandieroni con sole delle alpi(le bandiere italiane no?) e passata tranquilla e serena, con battute ironiche e regali che non sto qua a scrivere.. (tutti regali padani, tra cui la maglietta della nazionale padana che Silvio Berlusconi ha mostrato quasi con orgoglio con il suo nome e il numero dieci).
Poi, dopo la festa con lo spumante a fiumi il discorso di Bossi, e lungo ma per essere breve ha citato: "Abbiamo pronti 10 milioni di lombardi e 30 milioni di veneti tutti pronti a scendere in campo. Noi dobbiamo resistere a questo razzismo nei confronti del nord. La nostra libertà(????) non dobbiamo raggiungerla in parlamento ma con una Lotta di Liberazione!(????) Con uomini pronti al sacrificio!(????)", belle frasi, molto pacate e soprattutto di grande tenore politico e sociale.
Dopo la festa di compleanno Berlusconi ha definito le frasi molto umane e soft di Bossi come "Comportamento giusto e responsabile, per lui garantisco io".
Una grande alleanza politica: Berlusconi, grande nazionalista, che vorrebbe vedere il tricolore sventolare su tutti i palazzi d'Italia e sentire a tutto volume l'inno di mameli e Bossi, quello del 'tricolore da usare al cesso' che non riconosce il nostro inno.
Dure le critiche da parte del centrosinistra che definisce le frasi di Bossi come frasi che attaccano l'Italia e i valori italiani, che feriscono e offendono notevolmente i valori dell'unità d'Italia e della repubblica.
L'Ulivo incalza "Porteremo queste parole(oltraggiose) in parlamento"
Giordano Franco, leader di Rifondazione Comunista fa notare a Bossi e ai leghisti:
."L'UNICA GUERRA DI LIBERAZIONE E QUELLA PARTIGIANA".