sabato 31 maggio 2008

RITORNO AL VENTENNIO?


Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ex picchiatore, ex incitatore di folle nere, con un passato abbastanza buio alle spalle ha dedicato una via al grandissimo fascista, kapò dei picchiatori neri nel '68 e oltre e grandissimo difensore del razzismo italiano al tempo del ventennio Giorgio Almirante.
Ecco cosa citava Almirante nel 1938 e nel 1942 quando in Italia furono varate le leggi razziali contro gli ebrei e i meticci:

il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera (Giorgio Almirante, 1938):

Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorte Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo(Giorgio Almirante, 1942)
O peggio:
Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza - scriveva Giorgio Almirante -. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti - dice Giorgio Almirante -, finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue.
Davvero delle parole ricche di tolleranza e fratellanza tra i popoli.
Dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista di propaganda fascista e razzista "La Difesa della Razza" come segretario di redazione
Durante la resistenza in Italia si unì ai soldati della Repubblica di Salò contro i partigiani e gli Alleati, dette anche ordini di far fucilare dai fascisti di Salò anche diversi partigiani.
Durante il '68 e gli anni '70, definiti gli anni di piombo, fu un acceso manifestante nelle ali dei giovani del Movimento Sociale Italiano, movimento di stampo fascista, fu fotografato anche con alcuni ragazzotti con mazze e spranghe tutto sorridente.
Fini, ex delfino di Almirante che fu suo braccio destro, nel vero senso della parola, durante la militanza nell'MSI ha detto di lui che salvò l'Italia dalla guerra civile e fu un grandissimo pacificatore come lo ha definito anche Luciano Violante, e già, un grande pacificatore si fa vedere in piazza con ragazzotti con in mano spranghe e mazze, davvero un esempio di pacificatore.
Si racconta poi che Giorgio Almirante fu uno dei mandanti delle tantissime aggressioni dei giovinastri dell'allora MSI in quegli anni.
Il 27 Maggio Alla Sapienza un gruppetto di cinque giovinastri di Forza Nuova(spesso le loro violenze sono giustificate dal Loro leader Roberto Fiore) hanno aggredito fuori l'università di Roma la Sapienza una ventina di ragazzi antifascisti con spranghe e coltelli, i cinque ragazzi sono gravemente feriti e hanno ferite da armi da taglio, la causa(ridicola e ingiustificata) e quella che i giovani antifascisti stavano strappando dei manifesti di Forza Nuova su un convegno sulle foibe.
E SOLO PER QUESTO INSULSO MOTIVO BISOGNA PICCHIARE, SPRANGARE, AGGREDIRE CON SPRANGHE E COLTELLI DELLE PERSONE, si vede che questi giovinastri(mi sto riferendo a quelli di Forza Nuova) non hanno imparato che cosa sia davvero il rispetto verso gli altri, il vivere civile e mi riporta alla mente altre vigliacche aggressioni, spessissimo contro omosessuali, extracomunitari, negri, zingari, rom, disabili, giovani e persone di sinistra come e accaduto nel Febbraio del 2007 quando quattro teppisti di Forza Nuova hanno aggredito e picchiato due giovani appartenenti alla Sinistra Giovanile portandoli all'ospedale solo perchè attaccavano dei manifesti contro una manifestazione fissata dai giovani di Forza Nuova e anche moltissime altre aggressioni vigliacche(per lo più in branco, in gruppo, tanti contro pochi la maggior parte delle volte contro due o tre persone) che in passato si sono verificate e sono state tenute, la maggior parte di queste violenze, nel più assoluto silenzio dall'opinione pubblica nazionale.
Intanto il Presidente della Camera Gianfranco Fini sembra non abbia scordato quasi nulla il suo antico(e nero) passato tanto da non far placare le urla dei deputati del centrodestra alla Camera dei Deputati contro il deputato Di Pietro leader dell'Italia dei Valori, un classico da ventennio.
Per quanto riguarda la via dedicata al fascista difensore del razzismo Giorgio Almirante beh, Ci manca solo una via a Benito Mussolini e siamo a posto visto che al senato ci sono grandissimi fascisti mussoliniani come Alessandra Mussolini e Dell'Utri e il Ciarra,grande fascista duro e puro.
Adesso manca solo che abroghino la legge Scelba sull'apologia di fascismo e come governo siamo a posto, sarà un grande passo indietro, ma indietro di sesant'anni.

domenica 25 maggio 2008

RAID NAZIFASCISTA A ROMA
Conseguenza: Tre esercizi commerciali, due alimentari e un call center gestiti da extracomunitari in via Pigneto a Roma assaltati da venti ragazzotti, il capo, un uomo sui quaranta, maglietta rossa, bandana nera con svastica e foulard nero per nascondere il volto.
I vetri dei negozi ridotti in frantumi, un bengalese picchiato a sangue.
da alcune testimonianze si dice che già in passato sono accaduti degli episodi del genere di uno o due giovani che sono arrivati a minacciare i commercianti stranieri, il Pigneto e infatti un quartiere popolare dove sono presenti molti bazar e negozi gestiti da extracomunitari.
Un gestore di un alimentari si e dovuto perfino nascondere sotto il tavolo per evitare la furia dei venti ragazzotti che gli hanno sfasciato il negozio con manganelli, spranghe e catene.
E un fatto vergognoso(e dire poco..) che venti ragazzotti facciano cose come queste, e un fatto eclatante.
Peggio e che questi ragazzotti molte volte sono giustificati vergognosamente anche da esponenti politici come Roberto Fiore, leader di Forza Nuova che ha giustificato il raid squadrista(nel vero senso della parola!) dicendo che la causa di tutta questa violenza e il fatto che in Italia ci sono troppi stranieri.
E già, gli stranieri, gli extracomunitari, considerati una feccia da questi giovani tanto da giustificare tali violenze e aggressioni.
Questi giovani impregnati di coraggio tanto da sfasciare tre negozi solo perchè gestiti da extracomunitari, la scusante, dice un testimone fu di un furto commesso da un extracomunitario, un furto che è costato un pestaggio a sangue di un extracomunitario e tre negozi distrutti da venti ragazzotti.
E ancora più vergognoso se dei politici(come Roberto Fiore che già in passato si è fatto notare per il suo incitamento all'odio razziale) che dovrebbero dare l'esempio di civiltà giustifichino queste vili e codarde aggressioni, Gianni Alemanno, ex picchiatore nero con un passato molto buio alle spalle, dovrebbe riflettere anche lui su questi Vergognosi e Incivili episodi!
Giustamente questi fatti li ha condannati(beh, se non li condannava non so che figura avrebbe fatto..) e questo a me fa molto piacere.

domenica 18 maggio 2008

LEV TROTSKY


FILOSOFO


INTELLETTUALE


SCRITTORE


POETA


Lev Tortsky nacque in un agiata famiglia ebrea a Jarolsky( vero nome,Lev Davidovič Bronštejn) in Ucraina il 7 Novembre 1879.
Nel 1898 venne arrestato per sovversione mentre lavorava come organizzatore del partito dell'Unione Operaia della Russia Meridionale e incarcerato nel carcere di Odessa, venne condannato nel 1900 a quattro anni di esilio in Siberia dove fuggì nel 1902, raggiunse Londra dove conobbe Vladimir Lenin che era segretario del partito SocialDemocratico dei Lavoratori.
Nel 1903 partecipò al secondo congrtesso del partito socialdemocratico dei lavoratori con i Menscevichi contro Lenin.
Tornato in Russia nell'ottobre 1905 partecipò allo sciopero, divenne capo della presidenza dei Soviet a San Pietroburgo e partecipò alla rivolta armata che lo portarono all'arresto e all'esilio a vita nel 1907.
Torno a Londra dove partecipò al quinto congresso del partito socialdemocratico dei lavoratori, poi in ottobre si spostò a Vienna.
Nel 1912 divenne cronista di guerra per un giornale radicale dei Balcani per commentare le dure vicende internazionali di quegli anni che portarono presto alla Prima Guerra Mondiale.
Con l'avvento della Prima Guerra Mondiale si spostò nella neutrale Svizzera, poi, dopo un breve soggiorno andò in Francia dove però venne espulso.
Si spostò quindi a New York fino a quando in Russia scoppiò la Rivoluzione contro gli Zar(Febbraio 1917), questo episodio convinse Trotsky a fare ritorno in Russia nel Maggio 1917 e si sforzò attivamente per far cadere il governo provvisorio guidato da Aleksandr Kerensky.
Dopo la presa di potere da parte dei Bolscevichi venne proclamato ministro degli Affari Esteri e come prima cosa cercò di trattare la pace con la Germania e i suoi alleati(10 Febbraio 1918).
Il 18 Febbraio del 1918 l'esercito tedesco invase gran parte dell'Unione Sovietica e costrinse la Russia a firmare i trattati di Brest Litovsk il 3 Marzo 1918.
Durante la Rivoluzione d'Ottobre(26 Ottobre) divenne comandante dell'Armata Rossa contro l'Armata Bianca vicina agli Zar sostenuta anche dalle nazioni occidentali e soprattutto dagli Stati Uniti che li aiutarono economicamente e militarmente.
Nel Gennaio 1920 la Rivoluzione finisce con la vittoria dell'Armata Rossa, nel 1921 va al potere Vladimir Lenin. Vastissimi i festeggiamenti a Mosca il 2 Novembre 1922 dove sfilarono per tutta la città i reparti dell'Armata Rossa, Kerensky scappo in Gran Bretagna, la capitale viene spostata da San Pietroburgo(poi rinominata Leningrado) a Mosca.
Con la morte di Lenin il 21 Gennaio 1924 Stalin(il Porco Sanguinario) prese il potere e Trotsky divenne uno dei più acerrimi nemici di Stalin tanto da fondare una vasta "Opposizione di Sinistra".
La sua politica entrava in netta contraddizione con la politica totalitarista e dittatoriale di Stalin.
La grande Opposizione di Sinistra guidata da Trotsky criticava asprissimamente la politica autoritaria e totalitaria di Stalin e nel 1924 questa opposizione divenne così forte da far sorgere un vero e proprio gruppo molto vasto e fare nascere un vera e propria Opposizione Unificata.
L'esercito, le milizie rosse(soldati paramilitari) e i sostenitori di Stalin si scontrarono con l'Opposizione Unificata nelle città molto spesso anche con scontri violenti(e con durissime repressioni militari)con decine di morti.
Gli scontri con gli oppositori guidati da Trotsky vennero repressi con il sangue, moltissimi oppositori vennero deportati nei gulag dove la maggior parte vi morirono altri vennero condannati al carcere o a morte.
Trotsky e altri oppositori politici vennero cacciati dal Partito Comunista Sovietico e esiliati,
In esilio Trotsky fece molti viaggi, prima in Kazakystan, poi in Francia, Norvegia, Italia.

Nel 1938 Trotsky fondo un'organizzazione marxista: La Quarta Internazionale, un'organizzazione Marxista/Trotskysta in contrapposizione alla Terza Internazionale di ispirazione Marxista/Stalinista.

Infine si trasferisce in Messico a Coyoacàn ospitato dal pittore Diego Rivera.
Sopravvisse ad un agguato nella sua casa da sicari stalinisti, fu ammazzato da un sicario stalinista il 20 Agosto 1940 con un colpo di piccozza alla testa. Trotsky e sepolto vicino alla casa di Rivera a Coyoacàn in Messico.

Trotsky fu anche un grande poeta(Una sua poesia citata anche nel film "La Vita e Bella" di Benigni: Principessa stanotte ti ho sognato tutta la notte) e scrittore, sue le opere: Rivoluzione permanente del 1930, Storia della rivoluzione russa del 1932 e La rivoluzione tradita del 1938 e molti altri scritti tra cui anche la sua autobiografia.

Trotsky fu un grande politico e comandante che si impegno molto attivamente nella Rivoluzione d'Ottobre che fu un fatto di grande impatto nella storia mondiale, Lev Trotsky nella sua vita si scagliò tantissimo contro ogni forma di ingiustizia e dittatura come appunto quella stalinista.

Queste le ultime parole da lui scritte prima del suo vigliacco e insulso omicidio, parole molto forti e significative:

Quali che siano le circostanze della mia morte, io morirò con la incrollabile fede nel futuro comunista. Questa fede nell'uomo e nel suo futuro mi dà, persino ora, una tale forza di resistenza che nessuna religione potrebbe mai darmi... Posso vedere la verde striscia di erba oltre la finestra ed il cielo limpido azzurro oltre il muro, e la luce del sole dappertutto. La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla di ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore

Parole che imprimono tanta voglia di Cambiamento, di Ribellione CONTRO QUESTA INSULSA SOCIETA' dove il denaro e il potere, l'arroganza e la voglia di sottomettere chi è debole e non si può ribellare, la logica del più forte hanno la meglio mentre per i poveri, gli oppressi, i deboli sembra non ci siano molte speranze, ebbene queste parole da lui citate prima della sua morte sono per me significative e belle che vogliono dare una spinta di rinnovamento contro questa triste e immonda società.

Pubblico infine anche un bellissimo video dedicato al Grande Lev Trotsky con tantissime immagini a lui dedicate e con l'Internazionale come canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=ukkFVV5X0p4&feature=related

lunedì 12 maggio 2008

GIANNI RODARI
LO SCRITTORE DELL'INFANZIA




Gianni Rodari nacque a Omegna, un paesino in provincia di Varese al confine con la Svizzera i 23 Ottobre 1920, fu giornalista e scrittore per ragazzi, nel 1931 entrò nel seminario cattolico a Seveso e se ne andò nel 1934.
Gianni Rodari aveva due fratelli, Marco e Cesare.
Suo padre Giuseppe faceva il fornaio, morì di bronco-polmonite quando lui aveva soli dieci anni.
Molto affezzionato alla musica(fece per tre anni scuola di violino) e alla letteratura.
Nel 1937 si diplomò alle Magistrali come maestro elementare e nel 1939 entrò all'Università cattolica a Milano, mollerà l'Università senza laurearsi.
Dopo l'armistizio dell'8 Settembre 1943 fu costretto ad unirsi con i soldati della Repubblica Sociale Italiana, ma nonostante questo ebbe moltissimi contatti con i partigiani e soprattutto con il Partito Comunista Italiano(iscritto il primo Maggio 1944) suo fratello Cesare verrà internato in un lager nazista in Germania, di suo fratello non si seppe più niente.
Dopo la Liberazione dell'Italia dal NaziFascismo dirige il giornale 'Ordine Nuovo' e nel 1947 viene chiamato al giornale Unità a Milano dove diventa prima cronista e poi inviato speciale.
In quegli anni comincia a scrivere molti racconti per bambini tanto che nel 1959 il Partito Comunista Italiano lo chiama a dirigere il giornalino per bambini "Il Pioniere".
Nel 1952 fa il suo primo viaggio in Unione Sovietica(ci ritornerà anche altre volte successivamente).
Il 25 Aprile 1953 sposa la redattrice modenese Maria Teresa Feretti in cui, il 13 Dicembre fonda 'Avanguardia' giornale nazionale della Federazione Giovani Comunisti Italiani, nel 1957 nacque Paola Rodari.
Il 1° dicembre 1958 Si realizza finalmente la scelta che contrassegnerà tutta la sua vita: affiancare al lavoro di scrittore per l'infanzia quello di un giornalismo politico non partitico.
La sua fama di scrittore di racconti per l'infanzia si fa notare nel 1960 e la sua fama si diffonde presto in tutta Italia.
Nel 1970 vince il premio Andersen, un premio internazionale che premia i migliori scrittori per l'infanzia, accresce così la sua notorietà anche all'estero.
Nel 1974 Gianni Rodari comincia a scrivere sempre meno e con meno frequenza a causa delle sue precarie condizioni fisiche.
Nel 1979 Dopo un viaggio in Unione Sovietica Rodari accusa i primi problemi circolatori che lo porteranno alla morte il 14 Aprile del 1980.
Questo Grande personaggio famoso per la sua bravura, la sua fantasia e originalità dei suoi racconti fu uno dei grandi scrittori di racconti per l'Infanzia e divenne molto famoso non solo in Italia ma anche all'estero! Famoso il suo racconto "La Freccia Azzurra".

martedì 6 maggio 2008

OMICIDIO A SFONDO SQUADRISTA
A Verona, un giovane con i capelli lunghi e stato aggredito da cinque ragazzi appartenenti all'estrema destra, i giovani si avvicinarono al giovane per chiedergli una sigaretta, da li iniziò l'aggressione, i ragazzi lo scaraventarono a terra con calci e pugni, uno gli tirò un calcio in testa portandolo in coma, morirà poco dopo in ospedale.
Questa e una delle tantissime violenze che questi giovani fanno contro i cosiddetti "diversi", ne sono successi tanti in passato di questi tipi di violenze ma nessuno ha detto niente, nessun giornale o telegiornale.
Le violenze di questi giovani sono MOLTO tristemente in aumento e i motivi, dovuti ad una ideologia un pò contorta come quella fascista, sono inspiegabili, perchè questi giovani aggrediscono soprattutto IN BRANCO, il branco, il gruppo, le loro Violenze avvengono per lo più in questo modo, le vittime sono extracomunitari, ebrei, musulmani, persone di diversa ideologia politica, omosessuali, disabili, rom, disagiati, persone di diverso colore.
La cosa più vergognosa e che questi ragazzi aggrediscono in cinque o sei contro uno o due e le violenze sono anche contro donne e bambini, insomma.. tanti contro pochi.
Gianfranco Fini, Presidente della Camera ha detto una cosa che io ritengo molto grave e insulsa che in un certo modo offende non solo Nicola ma anche la sua famiglia, il fatto che, delle bandiere israeliane fatte bruciate da pochi idioti ultrafanatici a Torino e più grave dell'omicidio del giovane Nicola Tommasoli, Sono parole VERGOGNOSE quelle citate da Fini, Come si può dire che un omicidio e sottolineo Omicidio(con la O maiuscola) sia meno grave di alcune bandiere bruciate(anche questo un fatto da condannare).
Il fatto delle bandiere bruciate da pochi idioti ultrafanatici di Israele a Torino come atto dispregiativo alla fiera del libro in onore dello Stato d'Israele che, io, avrei fatto anche a meno di farla non per antisemitismo o antisionismo anzi ho un grandissimo rispetto per gli israeliani e lo Stato d'Israele che, come tutti gli stati Deve esistere ma per il fatto che il suo governo non si sta comportando in modo molto democratico e giusto nei confronti dei palestinesi(repressioni con i carri armati nelle città palestinesi, bombardamenti aerei in Libano, colonie abusive nei territori palestinesi, il vergognoso muro fatto erigere dal governo israeliano per dividere lo stato d'Israele dalla Cisgiordania che in passato ha già causato dei morti), io attacco il suo governo non la sua gente, il suo popolo.
E, con questo vile e ignobile omicidio ribadiasco e sottolineo che l'Italia ripudia il NaziFascismo, con questa VIGLIACCA aggressione Bisogna Indignarsi.
TUTTA LA MIA SOLIDARIETA' A NICOLA TOMMASOLI E ALLA SUA FAMIGLIA

domenica 4 maggio 2008

DOPO 60 ANNI




UN NERINO SBIANCATO ALLA CAMERA: Gianfranco Fini, ex esponente dell'MSI e ex delfino di Almirante, ha "rinnergato" (tra virgolette) al congresso di Fiuggi nel 1994(la famosa 'svolta') il ventennio fascista considerandolo 'Uno dei periodi più bui della storia d'Italia', a sciolto l'M.S.I. fondando il partito Alleanza Nazionale ma ha lasciato nel simbolo la fiamma con sotto la tomba di Mussolini con le scritte M.S.I. e i suoi esponenti non hanno rinnegato moltissimo del Loro passato. Nel suo discorso alla Camera(applaudito non solo dalla maggioranza di CentroDestra ma anche dai deputati del PD) non ha fatto alcun cenno ai valori dell'Antifascismo e non ha citato nessuna condanna al fascismo).

UN SINDACO NERO DURO E PURO A ROMA: Gianni Alemanno, ex picchiatore fascista, ex incitatore di folle dal saluto romano, una denuncia nel 1981 per aver picchiato(insieme ad altre tre persone) e ridotto in fin di vita un giovane di sinistra, nel 1982 per aver lanciato una molotov all'ambasciata dell'Unione Sovietica come atto di spregio all'invasione dell'Afghanistan, nel 1989 per resistenza a pubblico ufficiale per aver organizzato una manifestazione non autorizzata per contestare la visita in Italia dell'allora Presidente statunitense George Herbert Walker Bush . Grandissimo sostenitore e difensore del fascismo si spostò, a seguito della svolta di Fiuggi del '94 con Fini nelle file di Alleanza Nazionale rimanendo però un fiero difensore del fascismo(come anche Storace e la Mussolini che, poi si staccheranno dal partito e fonderanno dei propri partiti) tanto che una volta mostrò pubblicamente, in un programma televisivo, una collanina a forma di croce celtica.

SFREGIO AL MONUMENTO DELLE VITTIME DELLE FOSSE ARDEATINE: Gravemente Danneggiato il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine dove, nella notte alcuni giovinastri hanno sregiato il monumento scrivendoci sopra "Il popolo di Ostia inneggia al Duce".

sabato 3 maggio 2008

BIOGRAFIA DI UN GRANDE PRESIDENTE




Giorgio Napolitano nato a Napoli il 29 Giugno del 1925 diplomato al liceo classico si trasferisce a fine studi nella città di Padova.
Frequenta l'università di Giurisprudenza a Padova.
Durante gli anni della Resistenza si unirà al GUF(Gruppo Universitario Fascista) anche se moltissimo vicino alle idee dell'Antifascismo.
Fa parte della Resistenza in Campania a Napoli.
Dopo la Resistenza si iscrive al Partito Comunista Italiano, nel 1947 si laurea in Giurisprudenza.
Viene eletto deputato del Partito Comunista Italiano nel 1953 e diventa responsabile del Comitato Centrale del PCI in Campania.
Dopo la morte di Palmiro Togliatti, lui e considerato l'esponente più moderato del partito tanto da dialogare anche con grandi esponenti della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista Italiano.
Nel corso degli anni '70 tiene molte conferenze in Francia e in Germania.
Dal 1976 al 1978 diventa responsabile della politica economica del partito.
Nel 1978 ottiene il visto per andare negli Stati Uniti dove terrà delle conferenze ad Aspen in Colorado e all'Università di Harvard.
Dal 1981 al 1986 diventa capogruppo dei deputati del Partito Comunista Italiano e dal 1989 al 1992 e eletto europarlamentare.
Dopo la morte di Enrico Berlinguer(con lui nella foto sulla a destra) e uno dei possibili successori alla segreteria del partito anche se poi diventerà segretario Alessandro Natta.
Nel 1996 diventa Ministro dell'Interno sotto il governo Prodi.
Dopo la caduta del governo Prodi nel 1999 al 2004 ritorna ad occupare la carica di europarlamentare questa volta nelle file dei Democratici di Sinistra.
Il 23 Settembre 2005 viene nominato senatore a vita dal presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il 9 maggio 2007 Giorgio Napolitano in Ungheria rese omaggio con una ghirlanda di fiori alla tomba del socialista Imre Nagy giustiziato dal regime comunista filo-sovietico il 16 Giugno del 1958, in quell'occasione Giorgio Napolitano rese omaggio ad un grande Socialista che sfidò una dittatura e per questo fu vigliaccamente ammazzato.
10 MAGGIO 2006
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Questa una breve biografia di un GRANDISSIMO PRESIDENTE che ha fatto la storia del panorama politico italiano.
Un carissimo omaggio ad un Grandissimo Presidente spesso attaccato dagli esponenti del centrodestra(tra cui il senatore Storace del partito di LaDestra che una volta arrivò anche ad insultarlo) ma che rimarrà per me un grandissimo Presidente della Repubblica Italiana.

giovedì 1 maggio 2008

W IL 1° MAGGIO


FESTA DEI LAVORATORI

QUESTA FESTA E' DEDICATA A TUTTI I LAVORATORI

UN CARISSIMO RICORDO A TUTTI QUEI LAVORATORI CHE SONO MORTI NEI POSTI DI LAVORO

!BUON 1° MAGGIO!